Ardesia
L’ardesia è una roccia metamorfica, appartenente alla famiglia delle filladi. Presenta una grana medio-fine, con lucentezza molto viva e scisosità evidente. Il termine ardesia deriva da un’antica parola francese “ardesie” (XII secolo) che a sua volta deriverebbe da Ardennes, provincia francese in cui si sviluppò in passato una della prime industrie
estrattive per la produzione di lastre sottili da copertura. Si ritiene che l’ardesia fu utilizzata in principio circa duemiladuecento anni fa nella zona del Tigullio (ovvero nell’area compresa tra il comune di Lavagna e la Valle Fontanabuona). Non a caso dal nome del popolo che abitava la zona - i Tigullii - viene fatto derivare il termine di lingua latina tegula, tegola, che è il principale prodotto dell’ardesia. Mentre l’Ardesia Nero Izmir è un’ardesia vera e propria, le ardesie Giallo Ibiza e Grigio Chester sono due tipologie di filladi. In generale, l’ardesia presenta ottime caratteristiche tecniche non soggette ad alterazioni, con ottime resistenze alle sollecitazioni meccaniche e agli urti, bassa gelività ed elevata resistenza allo scivolamento.
La pietra si presta ottimamente a finiture con piano naturale; può essere usata per tutte le applicazioni, ed è particolarmente indicata per rivestimenti di muri e coperture di tetti.
Le ardesie commercializzate da Odorizzi Porfi di hanno una elevata capacità di assorbire il calore ed è il motivo per cui questa pietra è ideale per i rivestimenti.